La manipolazione dei dati di Facebook e la tassazione delle basi imponibili digitali confermano che oltre a molti vantaggi, esistono anche vari lati oscuri del web. Come scrisse all’inizio degli anni 60 un famoso cantautore, i tempi stanno forse cambiando nel giudizio sul web e qualcosa soffia nel vento. La diffusione delle piattaforme digitali ha enormemente aumentato l’accesso alle informazioni, accresciuto enormemente l’offerta di beni e servizi per i consumatori, ridotto i costi di transazione e aumentato l’efficienza e la produttività, modificato nel profondo intere industrie e settori-editoria, cinema, istruzione, sanità, logistica, distribuzione dei beni e servizi e altri ancora.
Amazon e Snapchat riducono le quote pubblicitarie di Google e Facebook
Google e Facebook, le più importanti aziende pubblicitarie online al mondo, potrebbero vedere ridotta la loro quota di pubblicità digitale statunitense dai due nuovi concorrenti Amazon e Snapchat. Secondo le stime di eMarketer, la share di Google dovrebbe scendere dal 38,6% del 2017 al 37,2% del 2018 e quella di Facebook dal 19,9% al 19,6%. Per Amazon la crescita di share, quest’anno dovrebbe arrivare al 2,7%, mentre quella di Snapchat dovrebbe crescere dallo 0,6% del 2017 all’1% di quest’anno; entrambe le aziende sono destinate a crescere entro il 2020.
Pubblicità, tax credit per la stampa
“E’ un provvedimento molto importante, soprattutto per le piccole e medie imprese, alla luce dei consistenti sgravi che prevede. Ora aspettiamo il decreto attuativo, ma non dovrebbero esserci sorprese, lo attendiamo entro qualche settimana”. Così Giampaolo Letta, vicepresidente Unindustria con delega al turismo e industria creativa ha introdotto il convegno “Comunicare oggi, conviene” svolto al Maxxi a Roma, per illustrare le novità dell’imminente entrata in vigore del Tax Credit Pubblicità. Fabrizio Carotti, Direttore Generale Fieg, ha illustrato le novità del provvedimento: ”E’ previsto un credito d’imposta al 75% per le imprese che investono in campagne pubblicitarie su quotidiani e periodici (anche online), Tv e radio locali il cui valore superi almeno dell’1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente”.
Axel Springer: il 71% dei ricavi e l’87,1% della pubblicità arrivano dal digitale
Arrivare a generare nel 2017 il 71,5% del proprio fatturato col digitale (contro il dato 2016 fermo a quota 67,4%), l’ 87,1% dell’ intera raccolta pubblicitaria (era l’ 84,8%) e l’ 80% dell’ ebitda adjusted (72,5%): sono i tre indicatori che hanno permesso a Mathias Döpfner, storico a.d. del gruppo editoriale tedesco Axel Springer, di poter dire che «il 2017 è stato l’ anno migliore nella storia aziendale. Abbiamo raggiunto tutti i traguardi per l’ esercizio. Siamo ora una società digitale in crescita».
Arriva l’edicola digitale: il giornale si paga con lo smartphone
Sta per nascere l’edicola del futuro. E’ stata firmata negli scorsi giorni un’intesa tra Snag Milano e Tinaba, un’applicazione che permette di trasferire denaro ed effettuare pagamenti senza costi di commissione. L’accordo apre le porte ad una nuova modalità di acquisto del quotidiano: basterà un semplice click sullo smartphone per concludere le trattative tra clienti ed edicolanti. Entro fine marzo venti edicole di Milano saranno affiliate al progetto, presso il City Life Shopping District.
Fusione tra manroland web systems e Goss
La fusione , soggetta a tutte le approvazioni necessarie, verrà completata entro la metà del 2018. La divisione Contiweb di Goss International non è inclusa nella transazione. Gli attuali azionisti di manroland, Possehl Group (Lubecca) e di Goss, American Industrial Partners (AIP) continueranno a possedere congiuntamente la nuova azienda. Alexander Wassermann, Ceo di manroland, ha dichiarato “ Manroland è sulla strada del successo. Vogliamo continuare a sviluppare questo percorso creando sinergie, promuovendo l’ulteriore sviluppo delle nostre attività di Ricerca e Sviluppo e rafforzando il nostro focus sull’innovazione. I nostri clienti potranno scegliere da un portafoglio più ampio di prodotti e servizi”.
USA: Facebook in sostegno ai quotidiani locali
Continua l’avvicinamento di Facebook ai media. Il social network lancia negli Stati Uniti un programma pilota da 3 milioni di dollari per aiutare i quotidiani locali e favorire l’incremento dei loro abbonamenti digitali. Il progetto coinvolge 10-15 testate, tra cui The Boston Globe, The Chicago Tribune, The Dallas Morning News, The Denver Post, The Miami Herald, The Seattle Times, The San Francisco Chronicle. “L’iniziativa è una parte dei nostri sforzi per fornire strumenti e formazione alle redazioni e ai giornalisti, e per garantire che la nostra piattaforma colleghi le persone alla qualità, alle notizie affidabili e locali che sono le più importanti per loro.
El Pais: Video? Costa, ma è il futuro delle news
Nella redazione di El Pais di Calle Miguel Yuste, a Madrid, il cuore è un piccolo studio televisivo con le pareti a vetri. Dai loro desk le oltre trecento persone che ogni giorno lavorano ai contenuti del primo quotidiano spagnolo possono vedere, dietro quelle pareti, i colleghi del video impegnati nelle dirette per il sito o per i social. “Negli ultimi tre anni c’è stata una vera rivoluzione culturale – ci dice Carlos de Vega, alle spalle una carriera da corrispondente dagli Stati Uniti e inviato della CNN, ora responsabile del Dipartimento Video a El Pais -. Adesso chiunque in redazione sa che il video è importante. Prima si pensava solo alla carta stampata, al testo scritto. Ora tutti si domandano: come posso farmi aiutare dalla divisione video per raccontare meglio la storia alla quale sto lavorando?”.
Nielsen, mercato pubblicitario: gennaio crescita 2,6%
“Dal punto di vista del mercato, il 2018 è iniziato sotto buoni auspici” – spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen. “Tra le variabili considerate, anche il risultato elettorale, ben chiaro nei numeri ma quanto mai incerto sulla formazione di un Governo, non ci consente di sbilanciarci su una previsione per il resto dell’anno, tenendo presente, inoltre, che il mese di gennaio non è rappresentativo del trend per i prossimi mesi. La crescita economica consolidata, seppur debole, e un equilibrio politico europeo in fase di cambiamento rendono complessa l’interpretazione dello scenario da più punti di vista, compreso quello degli investimenti pubblicitari da parte delle grandi e piccole aziende”.
Alleanza tra editori e OTT?
Un dilemma su cui le più grandi testate giornalistiche si stanno interrogando ormai da diversi anni. L’evoluzione tecnologica sta rivoluzionando totalmente l’editoria e, nonostante il pensiero comune ritenga che il digital stia facendo affondare la carta stampata, in alcuni casi esso ha rappresentato anche un valido strumento per rialzare il fatturato. Esemplare è stato il caso del New York Times, che ha chiuso il 2017 in positivo grazie agli abbonamenti online.
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