Continua l’avvicinamento di Facebook ai media. Il social network lancia negli Stati Uniti un programma pilota da 3 milioni di dollari per aiutare i quotidiani locali e favorire l’incremento dei loro abbonamenti digitali. Il progetto coinvolge 10-15 testate, tra cui The Boston Globe, The Chicago Tribune, The Dallas Morning News, The Denver Post, The Miami Herald, The Seattle Times, The San Francisco Chronicle. “L’iniziativa è una parte dei nostri sforzi per fornire strumenti e formazione alle redazioni e ai giornalisti, e per garantire che la nostra piattaforma colleghi le persone alla qualità, alle notizie affidabili e locali che sono le più importanti per loro.
El Pais: Video? Costa, ma è il futuro delle news
Nella redazione di El Pais di Calle Miguel Yuste, a Madrid, il cuore è un piccolo studio televisivo con le pareti a vetri. Dai loro desk le oltre trecento persone che ogni giorno lavorano ai contenuti del primo quotidiano spagnolo possono vedere, dietro quelle pareti, i colleghi del video impegnati nelle dirette per il sito o per i social. “Negli ultimi tre anni c’è stata una vera rivoluzione culturale – ci dice Carlos de Vega, alle spalle una carriera da corrispondente dagli Stati Uniti e inviato della CNN, ora responsabile del Dipartimento Video a El Pais -. Adesso chiunque in redazione sa che il video è importante. Prima si pensava solo alla carta stampata, al testo scritto. Ora tutti si domandano: come posso farmi aiutare dalla divisione video per raccontare meglio la storia alla quale sto lavorando?”.
Nielsen, mercato pubblicitario: gennaio crescita 2,6%
“Dal punto di vista del mercato, il 2018 è iniziato sotto buoni auspici” – spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen. “Tra le variabili considerate, anche il risultato elettorale, ben chiaro nei numeri ma quanto mai incerto sulla formazione di un Governo, non ci consente di sbilanciarci su una previsione per il resto dell’anno, tenendo presente, inoltre, che il mese di gennaio non è rappresentativo del trend per i prossimi mesi. La crescita economica consolidata, seppur debole, e un equilibrio politico europeo in fase di cambiamento rendono complessa l’interpretazione dello scenario da più punti di vista, compreso quello degli investimenti pubblicitari da parte delle grandi e piccole aziende”.
Alleanza tra editori e OTT?
Un dilemma su cui le più grandi testate giornalistiche si stanno interrogando ormai da diversi anni. L’evoluzione tecnologica sta rivoluzionando totalmente l’editoria e, nonostante il pensiero comune ritenga che il digital stia facendo affondare la carta stampata, in alcuni casi esso ha rappresentato anche un valido strumento per rialzare il fatturato. Esemplare è stato il caso del New York Times, che ha chiuso il 2017 in positivo grazie agli abbonamenti online.
UE propone web tax tra 1 e 5% su ricavi lordi
La Commissione europea è pronta a lanciare uno schema di “web tax” con aliquota tra l’1% e il 5% del fatturato, da applicare a inserzionisti pubblicitari e piattaforme digitali ma non a media e a sistemi di gioco online. Il principio che guida la proposta, di cui Reuters ha visionato una copia, è tassare i giganti del web negli Stati membri dove la loro attività genera valore piuttosto che dove essi hanno sede legale.
Audipress: pubblicati i dati 2017/III
Quotidiani : quasi 25 milioni di letture ogni giorno, Periodici: oltre 24 milioni di letture per le testate settimanali e oltre i 22 milioni di letture per le testate mensili. Si è tenuto a Milano nei giorni scorsi il consiglio di amministrazione di Audipress, presieduto da Maurizio Costa, per la pubblicazione dei dati 2017/III. I dati diffusi sono, come spiega la nota “il primo risultato del nuovo impianto di indagine single source…
Le fake news fanno paura agli italiani
Il 70% degli italiani ritiene che le fake news possano essere usate come un’arma. E questo secondo l’ultima edizione del “Trust Barometers” realizzato su scala planetaria dall’agenzia di comunicazione Edelman fa sì che i timori generati dalle cosiddette bufale modifichino in maniera significativa i valori in campo. L’inversione di tendenza risale al 2015, ma è da quest’anno che nel nostro Paese si registra uno stacco netto: la fiducia nel giornalismo tradizionale ottiene 14 punti…
Il Washington Post apre nuove sedi a Roma e Hong Kong
Il Washington Post allarga la sua copertura internazionale con due nuove sedi, a Hong Kong e a Roma con la nomina di un secondo corrispondente da Città del Messico. Con l’aggiunta delle 3 nuove posizioni, sale ora a 27 il numero di corrispondenti, presenti in 19 sedi straniere.“Con la crescita del numero dei lettori all’estero, vediamo la possibilità di raggiungere un’audience più ampia, interessata ad analisi internazionali e approfondite” ha spiegato Martin Baron, executive Director del giornale. “Questa espansione, ha aggiunto, ci permetterà di lavorare in modo ancora più ambizioso, distintivo e di fare racconti più completi da tutto il mondo”.
Tar su Google: ora più facile ottenere i dati dagli OTT. Interista a Antonio Nicita (Agcom)
Antonio Nicita, commissario Agcom: “Nonostante il ricorso pendente, da due anni pubblichiamo i dati di Google e Facebook e abbiamo anche avviato un lavoro congiunto sui big data con le Autorità per la Concorrenza e per la privacy e un tavolo di autoregolamentazione per la garanzia del pluralismo sulle piattaforme digitali”.
USA: un americano su due compra un giornale
Aumentano gli abbonamenti online grazie a qualità delle notizie e promozioni. Questo, almeno, a giudicare da uno studio secondo cui il 53% degli americani paga per ricevere l’informazione, sommato al successo che stanno avendo i paywall tra i media USA. La premessa del discorso è nota. Da una parte, con l’avvento di Internet la gente si è abituata a leggere le notizie gratis, come se fossero prodotte da robot che non hanno bisogno di mangiare.
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