Editori e OTT: “non è ancora pace, ma il clima è migliorato”

Intervistato durante la sessione introduttiva dell’Expo WAN-IFRA a Berlino, il presidente e amministratore delegato di Axel Springer Mathiad Döpfner ha fatto un punto sulla difficile relazione tra l’industria editoriale e i giganti di Internet.

A proposito dei nuovi prodotti e servizi che Google ha dichiarato di voler mettere a disposizione degli editori, ha dichiarato “Dobbiamo aspettare per vedere come questi nuovi prodotti funzioneranno e  analizzare se sono giusti e soddisfano  gli interessi degli editori. Ma finora le intenzioni sembrano buone”.

Döpfner ha definito “molto incoraggiante” la recente decisione di Google di abbandonare la politica del “primo clic gratis” in favore di un modello che incoraggia all’abbonamento. Il top manager di Axel Springer ha quindi così descritto la situazione attuale: “Apple è sempre stata in prima file nell’aiutare gli editori, avendo compreso da subito i benefici di questa relazione. Google ha avuto un avvio più difficile, ma col passare del tempo si è aperta ad una maggiore collaborazione con gli editori offrendo soluzioni concrete. Facebook sembra avere buone intenzioni, ma è presto per sbilanciarsi: potenzialmente è il player più pericoloso per gli editori, perché è quello meglio posizionato per sostituirsi ad essi; Amazon, infine, è il più misterioso di tutti, un punto di domanda”.

Insomma, Döpfner non è ancora pronto a dichiarare la pace (Axel Springer è da sempre tra i più critici dell’oligopolio degli Over-The-Top) ma è pronto ad accogliere i segnali positivi: “La cosa più importante in un ecosistema in salute è la diversità delle voci e dei prodotti. Ci vogliono operatori per il mercato di massa, per i mercati locali, per le nicchie di interesse. Maggiore è la diversità, meglio è per tutti.”

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The Guardian lancia una app per la realtà virtuale

Il quotidiano britannico The Guardian ha lanciato una app, Guardian VR, disponibile sia in ambiente Android che iOS, che permette di fruire di contenuti speciali realizzati dalla redazione del quotidiano.

Per poter utilizzare l’app, lo smartphone deve essere inserito nel Google Cardboard, il visore di cartoncino a basso costo che può essere acquistato sul sito di Google o addirittura realizzato in casa scaricando dal sito le istruzioni. The Guardian ha deciso di regalare 97.000 lettori Google Cardboard per promuovere la app.

Francesca Panetta, la giornalista del quotidiano che è responsabile dell’iniziativa, ha dichiarato “Attraverso il lancio dell’applicazione Guardian VR per Cardboard siamo lieti di poter condividere i contenuti speciali che abbiamo creato col maggior numero possibile di utenti, offrendo ad essi l’opportunità di vedere il mondo da una prospettiva diversa e consentendo loro di immergerso completamente nell’esperienza”.

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Tensioni sindacali al Los Angeles Times

I redattori del Los Angeles Times stanno cercando di creare un sindacato interno, ponendosi in questo modo in rotta di collisione con la società editrice Tronc. Un comitato interno di giornalisti ha redatto una lettera non firmata, che è stata lasciata sulle scrivanie di tutti i dipendenti del giornale, con la quale chiede migliori condizioni di lavoro, aumenti salariali, benefit più generosi e maggior protezione dei lavoratori contro i “cambiamenti unilaterali” stabiliti dall’editore.

La lettera dice inoltre che la maggioranza dei componenti della redazione si è iscritta alla NewsGuild, il sindacato che rappresenta oltre 25.000 tra giornalisti, fotoreporter ed altri lavoratori dei media in tutti gli Stati Uniti.

In Agosto, Tronc ha licenziato buona parte dei vertici redazionali, incluso Davan Maharaj, direttore de giornale da Marzo 2016, sostituendoli con altri più allineati.

La società editrice, venuta a conoscenza dei tentativi di costituire un sindacato interno, ha fatto distribuire ai giornalisti un documento con il quale li mette in guardia dai rischi della sindacalizzazione e nel quale si legge tra l’altro “La nostra società non è obbligata a continuare ad offrire gli attuali benefit, e non è illegale offrire durante la contattazione paghe e benefit ridotti rispetto a quelli attuali”.

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Al gruppo GEDI il 10% di Radio Italia

GEDI Gruppo Editoriale ha acquisito il 10% di Radio Italia da Mario Volanti.

Radio Italia è una delle prime 5 radio italiane, con quasi 4,4 milioni di ascoltatori nel giorno medio.Ha un format basato sulla musica italiana, è titolare del canale televisivo Radio Italia TV e organizza importanti eventi, quali concerti  e tour musicali.

Ha un pubblico composto principalmente da donne (60%) ed è molto attiva sui social networks.

La sua proposta editoriale e il suo profilo di pubblico sono fortemente complementari a quelli delle emittenti di GEDI, che con l’acquisizione di questa partecipazione si rafforza in un comparto che da anni vede crescere i fatturati pubblicitari in controtendenza nel panorama dei media tradizionali.

Con questa operazione GEDI e Radio Italia consolidano una partnership strategica, già avviata con la concessione della raccolta pubblicitaria a Manzoni, ampliandola con una collaborazione industriale che prevede lo sviluppo di sinergie nell’ambito dell’ottimizzazione delle reti di trasmissione, delle iniziative di co-marketing con le testate GEDI anche riferite agli eventi e di progetti speciali congiunti.

L’estate fa bene ai quotidiani italiani

I dati ADS relativi al mese di agosto confermano il trend di crescita delle diffusioni che si era evidenziato già a giugno.  Le copie cartacee diffuse in media ogni giorno sono state complessivamente 2.506.431, in crescita del 2,3% rispetto a luglio. Sono invece diminuite del 2,5% le copie digitali, che ad agosto sono state mediamente 320.834 al giorno. Nel complesso quindi la diffusione giornaliera è stata pari a 2.827.264 copie giornaliere, con un incremento dell’1,7% rispetto a mese di luglio.

Rispetto al mese di agosto dell’anno scorso, la diffusione cartacea risulta invece in calo del 9,2%, mentre quella digitale è cresciuta dell’11,7%. Nel complesso, la diffusione dei quotidiani è risultata inferiore del 7,2% rispetto al mese di agosto 2016.

Il primo quotidiano per diffusione si conferma Il Corriere della Sera con 305.515 copie giornaliere, in calo dell’1,6% per effetto di un incremento del 2% della diffusione cartacea e di un calo dell’11,5% della diffusione digitale. Segue La Repubblica con 231.680 copie (+0,81 su carta, +2,1% digitale, +1% complessivo). Al terzo posto con 227.589 copie La Gazzetta dello Sport, che è anche il quotidiano che fa registrare il maggior incremento rispetto al mese di luglio: +10,6%.

Come spesso avviene nel mese di agosto tutti i giornali sportivi hanno goduto di un signifcativo incremento diffusionale: oltre alla Gazzetta dello Sport, Il Corriere dello Sport è cresciuto del 7,6% a 112.533 copie mentre Tuttosport ha fatto registrare un aumento del 6,2% a 71.489 copie. Incrementi significativi anche per il Mattino (+8,1% a 44.675 copie), Libero (+7,5% a 30.708 copie), la Nuova Sardegna (+4,5% a 38.338 copie) e il Messaggero (+4,1% a 124.886 copie). I cali più significativi hanno riguardato Italia Oggi (-12,9% a 31.095 copie) e Il Fatto Quotidiano (-4,1% a 45.714 copie).

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Continua a calare la pubblicità sulla carta stampata

L’Osservatorio Stampa FCP ha reso noti i dati relativi al fatturato pubblicitario Gennaio-Agosto 2017. Il fatturato pubblicitario del mezzo stampa in generale registra un calo del -9,2%.

In particolare i quotidiani nel loro complesso registrano un andamento negativo sia a fatturato -10,3% che a spazio -4,8%. Le singole tipologie segnano rispettivamente:

  • La tipologia Commerciale nazionale ha evidenziato -13,7% a fatturato e -11,2% a spazio.
  • La pubblicità Commerciale locale -6,0% a fatturato e -2,7% a spazio.
  • La tipologia Legale ha segnato -11,9% a fatturato e -12,3% a spazio.
  • La tipologia Finanziaria ha segnato -16,4% a fatturato e -12,8% a spazio
  • La tipologia Classified ha segnato -4,3% a fatturato e -3,4% a spazio.

I periodici segnano un calo sia a fatturato del -7,0% che a spazio del -4,0%. I Settimanali registrano un andamento negativo sia a fatturato del -5,0% che a spazio del -3,5%. I Mensili segnano un calo a fatturato -8,6% e a spazio -4,5%. Le Altre Periodicità registrano -16,4% a fatturato e -6,2% a spazio.

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FIEG e ANCI insieme per modernizzare le edicole italiane

(ANSA) – ROMA, 2 OTT – “Comuni ed editori insieme per salvaguardare la rete delle edicole e trasformarla in rete di servizi al cittadino”. Con questo obiettivo l’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, e la Fieg, Federazione Italiana Editori Giornali, hanno sottoscritto oggi a Roma un protocollo d’intesa.

“La funzione dei quotidiani nel dibattito è fondamentale – commenta il presidente dell’Anci e Sindaco di Bari Antonio Decaro – sono infatti media che, mettendo a confronto opinioni ed analisi, esprimono diverse posizioni su temi di carattere generale e di attualità, consentendo all’opinione pubblica di approfondire l’informazione. Non si può ridurre la discussione ai soli, se pur utili, passaggi televisivi o ai post sui social network”. Il presidente dell’Anci ha sottolineato poi l’utilità per i cittadini dell’ampliamento dei servizi che le edicole possono offrire. “Con l’accordo che abbiamo sottoscritto, si amplia l’offerta di beni e servizi distribuendola sul territorio, aumentando l’accesso dei cittadini”.

“La profonda crisi che attraversa il settore dell’editoria quotidiana e periodica – ha dichiarato Maurizio Costa, presidente della Fieg – ha avuto pesanti conseguenze anche sulla rete di distribuzione della stampa. Le recenti novità legislative volte alla liberalizzazione del sistema distributivo della stampa e della vendita di giornali costituiscono una prima utile risposta per moltiplicare le occasioni di incontro tra i giornali e i lettori. Con il protocollo firmato oggi, insieme ai Comuni, si compie un ulteriore passo avanti: si avvia un percorso per riqualificare e ridefinire il ruolo e la funzione dei tradizionali punti vendita della stampa, favorendone l’ammodernamento e trasformandoli in luoghi al servizio della comunità locale, dove il cittadino, insieme al proprio giornale, può chiedere un certificato, prenotare una visita medica, acquistare l’ingresso ad un museo.”

Il protocollo prevede la sensibilizzazione di tutte le amministrazioni comunali, a partire dai comuni capoluogo di regione/provincia, affinché:

  • riducano considerevolmente i canoni delle edicole per le occupazioni permanenti e temporanee di suolo pubblico ed esonerino dall’imposta le locandine editoriali dei quotidiani e dei periodici esposti nei locali pubblici;
  • diano agli edicolanti la possibilità di ampliare le categorie di beni e i servizi offerti ai cittadini e turisti (pagamento ticket, prenotazioni visite mediche, spedizioni e recapiti corrispondenza, eccetera), garantendo che la parte maggioritaria degli spazi del punto vendita sia comunque destinato all’esposizione e alla vendita della stampa;
  • promuovano iniziative volte ad assicurare una presenza capillare dei punti vendita della stampa, anche nelle aree periferiche;
  • individuino criteri volti alla liberalizzazione degli orari e dei periodi di chiusura dei punti vendita con l’obiettivo di garantire la presenza di rivendite di giornali in ogni momento possibile;
  • prevedano iniziative volte a riqualificare e ridefinire il ruolo e la funzione dei tradizionali punti vendita della stampa con politiche di sostegno per la ristrutturazione/sostituzione dei manufatti utilizzati per la vendita.

Il protocollo prevede, inoltre, la costituzione di un tavolo bilaterale che valuterà le modalità delle iniziative previste dall’accordo e ne verificherà l’andamento. (ANSA).

Il Tar respinge i ricorsi: validi i bandi per la selezione delle agenzie di stampa

(ANSA) – ROMA, 28 SET – Il Tar del Lazio ha confermato la legittimità del bando con il quale il governo ha deciso di selezionare le agenzie di stampa che forniranno i loro notiziari alle Amministrazioni dello Stato. Con tre dispositivi di sentenza i giudici della prima sezione quater del tribunale amministrativo hanno infatti respinti altrettanti ricorsi proposti da Fcs Communications S.r.l., società editrice dell’Agenzia giornalistica Il Velino, e da Mf Dow Jones News.

Con i ricorsi si chiedeva l’annullamento della determinazione del 21 giugno 2017 del Responsabile Unico del procedimento di gara per la procedura aperta, suddivisa in 10 lotti, per l’affidamento di servizi giornalistici e informativi per gli organi centrali e periferici delle Amministrazioni dello Stato, e di tutti gli atti presupposti e successivi (disciplinare di gara, provvedimenti di ammissione, decreto di nomina della commissione di gara, note dell’Anac a supporto, verbali, modalità di attribuzione dei punteggi e decreto di aggiudicazione definitiva), nonché per la dichiarazione di inefficacia del contratto di appalto. Il Tar ha respinto i ricorsi; si attendono adesso le motivazioni delle sentenze.(ANSA).

Fondo Casella: il Tribunale di Roma respinge il ricorso di 622 pensionati

Il 15 settembre scorso è stata depositata la sentenza 7043/2017 del 20 luglio scorso della prima sezione lavoro del Tribunale di Roma, che respinge i ricorsi proposti da tre gruppi di pensionati, per un totale di 622 ricorrenti, che sostenevano l’illegittimità del contributo di solidarietà del 50% applicato dal Fondo Casella sulle prestazioni a ripartizione, e ne chiedevano la restituzione.

La sentenza in oggetto accoglie in pieno le ragioni del Fondo e riconoscendo la piena legittimità del contributo di solidarietà del 50% sulle quote di pensione precedenti il 1995, condannando inoltre i ricorrenti al pagamento di cospicue spese di lite.

Con questa sentenza sono giunte a sei, alla data odierna, le sentenze intervenute sulle vertenze promosse dai pensionati del Fondo Casella per contestare la legittimità del contributo di solidarietà che le parti sociali hanno introdotto a partire dal 2014 per garantire la tenuta dei conti del Fondo; nel complesso, cinque sentenze sono state favorevoli al Fondo – quattro emesse dal Tribunale di Roma, una da quello di Venezia – mentre una, emessa dal Tribunale di Padova lo scorso aprile, ha accolto il ricorso di un gruppo di pensionati, ordinando al Fondo la restituzione del contributo di solidarietà applicato alle pensioni dei ricorrenti. Il Fondo ha dato mandato al proprio legale di impugnare in appello questa sentenza

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L’ultima copia del Wall Street Journal (in Europa)

Quella di venerdì 29 settembre è stata l’ultima edizione stampata per il Wall Street Journal Europe, mentre venerdì 5 ottobre sarà l’ultimo giorno per l’edizione asiatica. Il quotidiano, pubblicato dalla News Corp controllata da Rupert Murdoch, ha indicato nel forte declino delle vendite e soprattutto della pubblicità le ragioni per la sospensione delle pubblicazioni, unitamente alla forte crescita degli abbonamenti digitali.

Il Wall Street Journal aveva una edizione europea sin dal 1983, mentre l’edizione asiatica era attiva sin dal 1976. In un annuncio a tutta pagina apparso sull’ultimo numero, il quotidiano invita i lettori a passare all’abbonamento digitale, scontato per l’occasione del 50%.

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