Tensioni sindacali al Los Angeles Times

I redattori del Los Angeles Times stanno cercando di creare un sindacato interno, ponendosi in questo modo in rotta di collisione con la società editrice Tronc. Un comitato interno di giornalisti ha redatto una lettera non firmata, che è stata lasciata sulle scrivanie di tutti i dipendenti del giornale, con la quale chiede migliori condizioni di lavoro, aumenti salariali, benefit più generosi e maggior protezione dei lavoratori contro i “cambiamenti unilaterali” stabiliti dall’editore.

La lettera dice inoltre che la maggioranza dei componenti della redazione si è iscritta alla NewsGuild, il sindacato che rappresenta oltre 25.000 tra giornalisti, fotoreporter ed altri lavoratori dei media in tutti gli Stati Uniti.

In Agosto, Tronc ha licenziato buona parte dei vertici redazionali, incluso Davan Maharaj, direttore de giornale da Marzo 2016, sostituendoli con altri più allineati.

La società editrice, venuta a conoscenza dei tentativi di costituire un sindacato interno, ha fatto distribuire ai giornalisti un documento con il quale li mette in guardia dai rischi della sindacalizzazione e nel quale si legge tra l’altro “La nostra società non è obbligata a continuare ad offrire gli attuali benefit, e non è illegale offrire durante la contattazione paghe e benefit ridotti rispetto a quelli attuali”.

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Al gruppo GEDI il 10% di Radio Italia

GEDI Gruppo Editoriale ha acquisito il 10% di Radio Italia da Mario Volanti.

Radio Italia è una delle prime 5 radio italiane, con quasi 4,4 milioni di ascoltatori nel giorno medio.Ha un format basato sulla musica italiana, è titolare del canale televisivo Radio Italia TV e organizza importanti eventi, quali concerti  e tour musicali.

Ha un pubblico composto principalmente da donne (60%) ed è molto attiva sui social networks.

La sua proposta editoriale e il suo profilo di pubblico sono fortemente complementari a quelli delle emittenti di GEDI, che con l’acquisizione di questa partecipazione si rafforza in un comparto che da anni vede crescere i fatturati pubblicitari in controtendenza nel panorama dei media tradizionali.

Con questa operazione GEDI e Radio Italia consolidano una partnership strategica, già avviata con la concessione della raccolta pubblicitaria a Manzoni, ampliandola con una collaborazione industriale che prevede lo sviluppo di sinergie nell’ambito dell’ottimizzazione delle reti di trasmissione, delle iniziative di co-marketing con le testate GEDI anche riferite agli eventi e di progetti speciali congiunti.

L’estate fa bene ai quotidiani italiani

I dati ADS relativi al mese di agosto confermano il trend di crescita delle diffusioni che si era evidenziato già a giugno.  Le copie cartacee diffuse in media ogni giorno sono state complessivamente 2.506.431, in crescita del 2,3% rispetto a luglio. Sono invece diminuite del 2,5% le copie digitali, che ad agosto sono state mediamente 320.834 al giorno. Nel complesso quindi la diffusione giornaliera è stata pari a 2.827.264 copie giornaliere, con un incremento dell’1,7% rispetto a mese di luglio.

Rispetto al mese di agosto dell’anno scorso, la diffusione cartacea risulta invece in calo del 9,2%, mentre quella digitale è cresciuta dell’11,7%. Nel complesso, la diffusione dei quotidiani è risultata inferiore del 7,2% rispetto al mese di agosto 2016.

Il primo quotidiano per diffusione si conferma Il Corriere della Sera con 305.515 copie giornaliere, in calo dell’1,6% per effetto di un incremento del 2% della diffusione cartacea e di un calo dell’11,5% della diffusione digitale. Segue La Repubblica con 231.680 copie (+0,81 su carta, +2,1% digitale, +1% complessivo). Al terzo posto con 227.589 copie La Gazzetta dello Sport, che è anche il quotidiano che fa registrare il maggior incremento rispetto al mese di luglio: +10,6%.

Come spesso avviene nel mese di agosto tutti i giornali sportivi hanno goduto di un signifcativo incremento diffusionale: oltre alla Gazzetta dello Sport, Il Corriere dello Sport è cresciuto del 7,6% a 112.533 copie mentre Tuttosport ha fatto registrare un aumento del 6,2% a 71.489 copie. Incrementi significativi anche per il Mattino (+8,1% a 44.675 copie), Libero (+7,5% a 30.708 copie), la Nuova Sardegna (+4,5% a 38.338 copie) e il Messaggero (+4,1% a 124.886 copie). I cali più significativi hanno riguardato Italia Oggi (-12,9% a 31.095 copie) e Il Fatto Quotidiano (-4,1% a 45.714 copie).

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Continua a calare la pubblicità sulla carta stampata

L’Osservatorio Stampa FCP ha reso noti i dati relativi al fatturato pubblicitario Gennaio-Agosto 2017. Il fatturato pubblicitario del mezzo stampa in generale registra un calo del -9,2%.

In particolare i quotidiani nel loro complesso registrano un andamento negativo sia a fatturato -10,3% che a spazio -4,8%. Le singole tipologie segnano rispettivamente:

  • La tipologia Commerciale nazionale ha evidenziato -13,7% a fatturato e -11,2% a spazio.
  • La pubblicità Commerciale locale -6,0% a fatturato e -2,7% a spazio.
  • La tipologia Legale ha segnato -11,9% a fatturato e -12,3% a spazio.
  • La tipologia Finanziaria ha segnato -16,4% a fatturato e -12,8% a spazio
  • La tipologia Classified ha segnato -4,3% a fatturato e -3,4% a spazio.

I periodici segnano un calo sia a fatturato del -7,0% che a spazio del -4,0%. I Settimanali registrano un andamento negativo sia a fatturato del -5,0% che a spazio del -3,5%. I Mensili segnano un calo a fatturato -8,6% e a spazio -4,5%. Le Altre Periodicità registrano -16,4% a fatturato e -6,2% a spazio.

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FIEG e ANCI insieme per modernizzare le edicole italiane

(ANSA) – ROMA, 2 OTT – “Comuni ed editori insieme per salvaguardare la rete delle edicole e trasformarla in rete di servizi al cittadino”. Con questo obiettivo l’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, e la Fieg, Federazione Italiana Editori Giornali, hanno sottoscritto oggi a Roma un protocollo d’intesa.

“La funzione dei quotidiani nel dibattito è fondamentale – commenta il presidente dell’Anci e Sindaco di Bari Antonio Decaro – sono infatti media che, mettendo a confronto opinioni ed analisi, esprimono diverse posizioni su temi di carattere generale e di attualità, consentendo all’opinione pubblica di approfondire l’informazione. Non si può ridurre la discussione ai soli, se pur utili, passaggi televisivi o ai post sui social network”. Il presidente dell’Anci ha sottolineato poi l’utilità per i cittadini dell’ampliamento dei servizi che le edicole possono offrire. “Con l’accordo che abbiamo sottoscritto, si amplia l’offerta di beni e servizi distribuendola sul territorio, aumentando l’accesso dei cittadini”.

“La profonda crisi che attraversa il settore dell’editoria quotidiana e periodica – ha dichiarato Maurizio Costa, presidente della Fieg – ha avuto pesanti conseguenze anche sulla rete di distribuzione della stampa. Le recenti novità legislative volte alla liberalizzazione del sistema distributivo della stampa e della vendita di giornali costituiscono una prima utile risposta per moltiplicare le occasioni di incontro tra i giornali e i lettori. Con il protocollo firmato oggi, insieme ai Comuni, si compie un ulteriore passo avanti: si avvia un percorso per riqualificare e ridefinire il ruolo e la funzione dei tradizionali punti vendita della stampa, favorendone l’ammodernamento e trasformandoli in luoghi al servizio della comunità locale, dove il cittadino, insieme al proprio giornale, può chiedere un certificato, prenotare una visita medica, acquistare l’ingresso ad un museo.”

Il protocollo prevede la sensibilizzazione di tutte le amministrazioni comunali, a partire dai comuni capoluogo di regione/provincia, affinché:

  • riducano considerevolmente i canoni delle edicole per le occupazioni permanenti e temporanee di suolo pubblico ed esonerino dall’imposta le locandine editoriali dei quotidiani e dei periodici esposti nei locali pubblici;
  • diano agli edicolanti la possibilità di ampliare le categorie di beni e i servizi offerti ai cittadini e turisti (pagamento ticket, prenotazioni visite mediche, spedizioni e recapiti corrispondenza, eccetera), garantendo che la parte maggioritaria degli spazi del punto vendita sia comunque destinato all’esposizione e alla vendita della stampa;
  • promuovano iniziative volte ad assicurare una presenza capillare dei punti vendita della stampa, anche nelle aree periferiche;
  • individuino criteri volti alla liberalizzazione degli orari e dei periodi di chiusura dei punti vendita con l’obiettivo di garantire la presenza di rivendite di giornali in ogni momento possibile;
  • prevedano iniziative volte a riqualificare e ridefinire il ruolo e la funzione dei tradizionali punti vendita della stampa con politiche di sostegno per la ristrutturazione/sostituzione dei manufatti utilizzati per la vendita.

Il protocollo prevede, inoltre, la costituzione di un tavolo bilaterale che valuterà le modalità delle iniziative previste dall’accordo e ne verificherà l’andamento. (ANSA).

Il Tar respinge i ricorsi: validi i bandi per la selezione delle agenzie di stampa

(ANSA) – ROMA, 28 SET – Il Tar del Lazio ha confermato la legittimità del bando con il quale il governo ha deciso di selezionare le agenzie di stampa che forniranno i loro notiziari alle Amministrazioni dello Stato. Con tre dispositivi di sentenza i giudici della prima sezione quater del tribunale amministrativo hanno infatti respinti altrettanti ricorsi proposti da Fcs Communications S.r.l., società editrice dell’Agenzia giornalistica Il Velino, e da Mf Dow Jones News.

Con i ricorsi si chiedeva l’annullamento della determinazione del 21 giugno 2017 del Responsabile Unico del procedimento di gara per la procedura aperta, suddivisa in 10 lotti, per l’affidamento di servizi giornalistici e informativi per gli organi centrali e periferici delle Amministrazioni dello Stato, e di tutti gli atti presupposti e successivi (disciplinare di gara, provvedimenti di ammissione, decreto di nomina della commissione di gara, note dell’Anac a supporto, verbali, modalità di attribuzione dei punteggi e decreto di aggiudicazione definitiva), nonché per la dichiarazione di inefficacia del contratto di appalto. Il Tar ha respinto i ricorsi; si attendono adesso le motivazioni delle sentenze.(ANSA).

Fondo Casella: il Tribunale di Roma respinge il ricorso di 622 pensionati

Il 15 settembre scorso è stata depositata la sentenza 7043/2017 del 20 luglio scorso della prima sezione lavoro del Tribunale di Roma, che respinge i ricorsi proposti da tre gruppi di pensionati, per un totale di 622 ricorrenti, che sostenevano l’illegittimità del contributo di solidarietà del 50% applicato dal Fondo Casella sulle prestazioni a ripartizione, e ne chiedevano la restituzione.

La sentenza in oggetto accoglie in pieno le ragioni del Fondo e riconoscendo la piena legittimità del contributo di solidarietà del 50% sulle quote di pensione precedenti il 1995, condannando inoltre i ricorrenti al pagamento di cospicue spese di lite.

Con questa sentenza sono giunte a sei, alla data odierna, le sentenze intervenute sulle vertenze promosse dai pensionati del Fondo Casella per contestare la legittimità del contributo di solidarietà che le parti sociali hanno introdotto a partire dal 2014 per garantire la tenuta dei conti del Fondo; nel complesso, cinque sentenze sono state favorevoli al Fondo – quattro emesse dal Tribunale di Roma, una da quello di Venezia – mentre una, emessa dal Tribunale di Padova lo scorso aprile, ha accolto il ricorso di un gruppo di pensionati, ordinando al Fondo la restituzione del contributo di solidarietà applicato alle pensioni dei ricorrenti. Il Fondo ha dato mandato al proprio legale di impugnare in appello questa sentenza

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L’ultima copia del Wall Street Journal (in Europa)

Quella di venerdì 29 settembre è stata l’ultima edizione stampata per il Wall Street Journal Europe, mentre venerdì 5 ottobre sarà l’ultimo giorno per l’edizione asiatica. Il quotidiano, pubblicato dalla News Corp controllata da Rupert Murdoch, ha indicato nel forte declino delle vendite e soprattutto della pubblicità le ragioni per la sospensione delle pubblicazioni, unitamente alla forte crescita degli abbonamenti digitali.

Il Wall Street Journal aveva una edizione europea sin dal 1983, mentre l’edizione asiatica era attiva sin dal 1976. In un annuncio a tutta pagina apparso sull’ultimo numero, il quotidiano invita i lettori a passare all’abbonamento digitale, scontato per l’occasione del 50%.

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Audipress: 43 milioni gli italiani che si informano sulla stampa

(ANSA) – Il bisogno di informazione di qualità coinvolge ogni mese quasi 43 milioni di italiani (+14 anni), che scelgono la fruizione dei titoli stampa su carta e/o in formato digitale. Ogni giorno si raggiungono in media quasi 26 milioni di letture per i quotidiani (per 17.239.000 lettori), ogni settimana quasi 25 milioni di letture per le testate settimanali (per 14.764.000 lettori) e ogni mese quasi 23 milioni di letture per le testate mensili (per 13.087.000 lettori).

E’ quanto emerge dalla ricerca Audipress 2017/II, basata su 49.955 interviste personali su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 14 anni e oltre, lungo un calendario di rilevazione di 37 settimane complessive, dal 12 settembre 2016 al 9 luglio 2017.

La ricerca – sottolinea Audipress in una nota – conferma la capacità della stampa di conservare importanti volumi di contatto. Dai macro dati di scenario fino ai livelli di dettaglio, l’indagine offre dati analitici che consentono di analizzare le abitudini di consumo dell’informazione attraverso la stampa e comprendere le caratteristiche dei lettori, permettendo di cogliere le caratteristiche proprie di ciascun segmento editoriale e dei vari target di popolazione.

Sono 42,8 milioni gli italiani (80,9% della popolazione adulta) che leggono o sfogliano un titolo stampa (su carta e/o digitale replica), in calo rispetto alla precedente rilevazione (43,1 milioni); sono circa 1,5 milioni i lettori del formato digitale, il 2,9% della popolazione (erano 1,8 milioni nella precedente rilevazione).

In particolare, sono 17,2 milioni i lettori di carta e/o digitale replica di almeno un quotidiano in un giorno medio (pari al 32,5% della popolazione adulta), con una netta prevalenza degli uomini (6.27%) sulle donne (37.3%); il grado di istruzione prevalente è il diploma di media superiore (40.2%), mentre i laureati sono il 18.5%.

Per quanto riguarda le testate, la Gazzetta dello Sport resta in testa con 3.238.000 lettori, seguita dal Corriere della Sera con 2.107.000 lettori e la Repubblica con 2.080.000 lettori. I lettori del Corriere dello Sport sono 1.385.000, quelli de La Stampa 1.124.000, de Il Resto del Carlino 1.032.000, de Il Messaggero 1.021.000. Sotto quota un milione Il Sole 24 Ore con 783.000 lettori e TuttoSport con 768.000 lettori. Il Giornale ha 436.000 lettori, Il Fatto Quotidiano 395.000, Libero 196.000. Per quanto riguarda la free press, Metro ha 730.000 lettori, Leggo 643.000.

Si rafforza il duopolio Google-Facebook sul mercato USA

Sulla base dei dati resi noti da eMarketer, nel 2017 Google e Facebook assorbiranno da soli il 63,1% degli investimenti in pubblicità digitale negli Stati Uniti, In aumento rispetto alla precedente previsione che li poneva al 60,4%.

Nel dettaglio, quest’anno Google raggiungerà i 35 miliardi di dollari, con un incremento del 18,9% ed una quota complessiva di mercato del 42,2%. Per la prima volta, inoltre, nel 2017 il mobile rappresenterà più della metà dei ricavi, per l’esattezza il 54%, con una crescita del 28,6% rispetto al 2016.

Dal canto suo, Facebook crescerà nel 2017 del 40,4%, raggiungendo i 17,37 miliardi di dollari con una quota di mercato del 20,9%. Per Facebook la quota di ricavi provenienti dal mobile è ancora più elevata rispetto al Google, collocandosi all’88%.

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