A Poligrafici Printing la stampa della Gazzetta di Parma

Dal 1 gennaio prossimo La Gazzetta di Parma cesserà la produzione presso il proprio stabilimento ed affiderà la stampa delle copie del quotidiano, sino a tutto il 2022, alla Poligrafici Printing, società controllata dal gruppo Monrif.

Lo stabilimento di produzione sarà quello di Bologna con backup nello stabilimento di Firenze. Tale attività ha comportato un investimento tecnico di modifica delle tre rotative KBA Color di Bologna e Firenze (di proprietà di CSP) per adattarne la produzione al formato 30X44 cm, che diventerà pertanto alternativo all’attuale formato 30X38 cm. L’investimento complessivo, stimato nell’ordine di 1,2 milioni di euro, si è reso necessario per adeguare gli impianti alle caratteristiche del quotidiano Gazzetta di Parma nonché per adattarsi a quelle che sono le attuali richieste di mercato in tema di formato del quotidiano.

Il Presidente di Poligrafici Printing Spa, dott. Nicola Natali, ha commentato: “Tale modifica tecnica ha permesso di aggiudicarci una commessa prestigiosa con l’Editore del quotidiano Gazzetta di Parma, con il quale peraltro il Gruppo Monrif stava già collaborando in altri ambiti; inoltre il nuovo formato 30X44 permetterà al Gruppo Poligrafici Printing di porsi come centro di stampa poligrafica leader nel centro-Italia grazie alla intercambiabilità degli stabilimenti di Bologna, Firenze e Loreto.”

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Fatturato in crescita al 30 settembre per il gruppo GEDI

Il gruppo Editoriale GEDI ha riportato nei primi nove mesi del 2017 un fatturato complessivo di 440 milioni di euro, in crescita del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2016. Stabile a 34,1 milioni di euro il margine operativo lordo, così come il risultato operativo (22,7 milioni, 0,1 milioni in meno del 2016), mentre il risultato netto, negativo per 143,9 milioni, risente di oneri fiscali straordinari per 154,5 milioni di euro.

In una nota, il gruppo sottolinea che “sussiste una differenza significativa di perimetro tra i primi nove mesi del 2017 ed il corrispondente periodo del 2016, dovuta al deconsolidamento di 5 testate nel corso dell’ultimo trimestre del 2016 e al consolidamento del Gruppo ITEDI dal 1° luglio 2017”. Per quanto riguarda l’onere fiscale straordinario, il comunicato prosegue “I risultati al 30 settembre 2017 recepiscono il significativo onere fiscale di natura straordinaria derivante dalla definizione di un contenzioso relativo a fatti risalenti al 1991. […] Il contenzioso pendente in Cassazione si riferiva, secondo quanto ampiamente indicato al mercato nelle diverse Relazioni Finanziarie della Società, a contestazioni di natura antielusiva relative ai benefici fiscali derivanti dall’operazione di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso realizzata nel 1991 mediante la fusione per incorporazione di Editoriale La Repubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA. L’eventuale esito sfavorevole per la Società del contenzioso pendente in Cassazione avrebbe comportato un onere pari, ad oggi, a €388,6mn”.

I ricavi diffusionali del gruppo, pari a €145,0mn, sono scesi del 5,6% rispetto ai primi nove mesi del 2016 e del 6,3% a pari perimetro, mentre i ricavi pubblicitari sono cresciuti dell’11% rispetto al corrispondente periodo del 2016. I costi, esclusi gli opzionali e le concessioni di terzi, sono scesi del 4,5% e del 6,1% a perimetro omogeneo; sono diminuiti sia i costi fissi del personale (-4,4%) sia gli altri costi (-7,4%).

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62,5 milioni nel 2018 per il credito di imposta sulle campagne pubblicitarie

Con l’emanazione del decreto legge n. 148/2017 sono state stanziate le risorse per il finanziamento dell’incentivo fiscale per gli investimenti pubblicitari incrementali sulla stampa, effettuati a partire dal 24 giugno 2017.

Nel dettaglio, sono stati stanziati 62,5 milioni di euro per l’anno 2018, riservati a chi effettuerà investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore superi almeno dell’ 1 per cento gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente. Sono stati inoltre stanziati ulteriori 20 milioni di euro soltanto per gli investimenti pubblicitari effettuati su quotidiani e periodici, anche online, tra il 24 giugno e il 31 dicembre 2017,  purché il loro valore superi almeno dell’1 per cento l’ammontare degli analoghi investimenti pubblicitari effettuati dai medesimi soggetti sugli stessi mezzi di informazione nel corrispondente periodo dell’anno 2016.

Il credito di imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90 per cento nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative.

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AGI e Samsung alleati su cybersicurezza e smart working

Agenzia Italia e Samsung avviano una collaborazione nel settore della cybersecurity e dello smartworking che prevede la realizzazione di una linea editoriale multiautore e multipiattaforma – notiziari multimediali, blog, social magazine – per informare, secondo diverse ma complementari prospettive, sulle principali sfide che governi e, soprattutto, aziende, si trovano ad affrontare ogni giorno in un mondo sempre più digitalizzato.

“L’evoluzione digitale – ha dichiarato Carlo Barlocco, presidente di Samsung Electronics Italia – è oggi un grande traguardo, ma la digital trasformation senza la sicurezza è nulla, in quanto espone il proprio business al rischio di attacchi esterni. Samsung si pone con il ruolo di facilitatore che accompagna le aziende in questo viaggio, per aumentarne la produttività. Ritengo quindi che AGI, una media company sempre più attenta a ciò che avviene nel mondo del digitale, sia il compagno di viaggio ideale”.

Aggiunge Salvatore Ippolito, amministratore delegato di Agi: “Samsung è una delle aziende tecnologiche più importanti al mondo  e siamo quindi particolarmente entusiasti che abbia scelto AGI per raccontare la propria eccellenza in due campi fondamentali e interconnessi come quelli della cybersecurity e dello smart working. L’agenzia, infatti, con i propri contenuti e storie fact checked e certificate, costituisce un riferimento imprescindibile per qualità e credibilità”.

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Quasi 5.000 visitatori per la “nuova” WAN-IFRA Expo

Sono 4.935, il 25% in più dell’edizione 2016, i visitatori dell’edizione 2017 dell’Expo WAN-IFRA, svoltasi a Berlino dal 10 al 12 ottobre e che per la prima volta si è svolta in sinergia con la DCX, Digital Content Expo. 181 le aziende espositrici, oltre 100 gli speaker che si sono avvicendati nel corso del nutrito programma di conferenze e seminari. Appuntamento per l’edizione 2018 della IFRA/DCX Expo, in programma dal 9 all’11 ottobre 2018, sempre a Berlino.

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L’Adblocking costerà agli editori inglesi tre miliardi di sterline nel 2017

Sulla base dei dati resi noti da OnAudience.com, nel 2017 gli editori britannici avranno un mancato introito pubblicitario di 2,9 miliardi di sterline a causa dell’utilizzo di software di adblocking da parte degli utenti di smartphone; un valore, questo, in crescita rispetto ai 2,5 miliardi di sterline persi nel 2016

Secondo la ricerca, il 39% degli utenti britannici di internet utilizza un sistema di adblocking, contro stime fatte da altre società di ricerca come eMarketer, IAB ,comScore, PageFair, che collocano questa percentuale tra il 16% e il 22%.

A livello mondiale, OnAudience stima in 42 miliardi di dollari la perdita di introito pubblicitario dovuta ai sistemi di adblocking; i paesi con la maggiore percentuale di utenti sono  Polonia con il 46%, seguito da Grecia (44%), Norvegia (42%), Germania (41%), e Danimarca (40%). L’Europa nel suo complesso si colloca al 32%, gli Stati Uniti e i Giappone al 26%.

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Editori e OTT: “non è ancora pace, ma il clima è migliorato”

Intervistato durante la sessione introduttiva dell’Expo WAN-IFRA a Berlino, il presidente e amministratore delegato di Axel Springer Mathiad Döpfner ha fatto un punto sulla difficile relazione tra l’industria editoriale e i giganti di Internet.

A proposito dei nuovi prodotti e servizi che Google ha dichiarato di voler mettere a disposizione degli editori, ha dichiarato “Dobbiamo aspettare per vedere come questi nuovi prodotti funzioneranno e  analizzare se sono giusti e soddisfano  gli interessi degli editori. Ma finora le intenzioni sembrano buone”.

Döpfner ha definito “molto incoraggiante” la recente decisione di Google di abbandonare la politica del “primo clic gratis” in favore di un modello che incoraggia all’abbonamento. Il top manager di Axel Springer ha quindi così descritto la situazione attuale: “Apple è sempre stata in prima file nell’aiutare gli editori, avendo compreso da subito i benefici di questa relazione. Google ha avuto un avvio più difficile, ma col passare del tempo si è aperta ad una maggiore collaborazione con gli editori offrendo soluzioni concrete. Facebook sembra avere buone intenzioni, ma è presto per sbilanciarsi: potenzialmente è il player più pericoloso per gli editori, perché è quello meglio posizionato per sostituirsi ad essi; Amazon, infine, è il più misterioso di tutti, un punto di domanda”.

Insomma, Döpfner non è ancora pronto a dichiarare la pace (Axel Springer è da sempre tra i più critici dell’oligopolio degli Over-The-Top) ma è pronto ad accogliere i segnali positivi: “La cosa più importante in un ecosistema in salute è la diversità delle voci e dei prodotti. Ci vogliono operatori per il mercato di massa, per i mercati locali, per le nicchie di interesse. Maggiore è la diversità, meglio è per tutti.”

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The Guardian lancia una app per la realtà virtuale

Il quotidiano britannico The Guardian ha lanciato una app, Guardian VR, disponibile sia in ambiente Android che iOS, che permette di fruire di contenuti speciali realizzati dalla redazione del quotidiano.

Per poter utilizzare l’app, lo smartphone deve essere inserito nel Google Cardboard, il visore di cartoncino a basso costo che può essere acquistato sul sito di Google o addirittura realizzato in casa scaricando dal sito le istruzioni. The Guardian ha deciso di regalare 97.000 lettori Google Cardboard per promuovere la app.

Francesca Panetta, la giornalista del quotidiano che è responsabile dell’iniziativa, ha dichiarato “Attraverso il lancio dell’applicazione Guardian VR per Cardboard siamo lieti di poter condividere i contenuti speciali che abbiamo creato col maggior numero possibile di utenti, offrendo ad essi l’opportunità di vedere il mondo da una prospettiva diversa e consentendo loro di immergerso completamente nell’esperienza”.

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Tensioni sindacali al Los Angeles Times

I redattori del Los Angeles Times stanno cercando di creare un sindacato interno, ponendosi in questo modo in rotta di collisione con la società editrice Tronc. Un comitato interno di giornalisti ha redatto una lettera non firmata, che è stata lasciata sulle scrivanie di tutti i dipendenti del giornale, con la quale chiede migliori condizioni di lavoro, aumenti salariali, benefit più generosi e maggior protezione dei lavoratori contro i “cambiamenti unilaterali” stabiliti dall’editore.

La lettera dice inoltre che la maggioranza dei componenti della redazione si è iscritta alla NewsGuild, il sindacato che rappresenta oltre 25.000 tra giornalisti, fotoreporter ed altri lavoratori dei media in tutti gli Stati Uniti.

In Agosto, Tronc ha licenziato buona parte dei vertici redazionali, incluso Davan Maharaj, direttore de giornale da Marzo 2016, sostituendoli con altri più allineati.

La società editrice, venuta a conoscenza dei tentativi di costituire un sindacato interno, ha fatto distribuire ai giornalisti un documento con il quale li mette in guardia dai rischi della sindacalizzazione e nel quale si legge tra l’altro “La nostra società non è obbligata a continuare ad offrire gli attuali benefit, e non è illegale offrire durante la contattazione paghe e benefit ridotti rispetto a quelli attuali”.

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Al gruppo GEDI il 10% di Radio Italia

GEDI Gruppo Editoriale ha acquisito il 10% di Radio Italia da Mario Volanti.

Radio Italia è una delle prime 5 radio italiane, con quasi 4,4 milioni di ascoltatori nel giorno medio.Ha un format basato sulla musica italiana, è titolare del canale televisivo Radio Italia TV e organizza importanti eventi, quali concerti  e tour musicali.

Ha un pubblico composto principalmente da donne (60%) ed è molto attiva sui social networks.

La sua proposta editoriale e il suo profilo di pubblico sono fortemente complementari a quelli delle emittenti di GEDI, che con l’acquisizione di questa partecipazione si rafforza in un comparto che da anni vede crescere i fatturati pubblicitari in controtendenza nel panorama dei media tradizionali.

Con questa operazione GEDI e Radio Italia consolidano una partnership strategica, già avviata con la concessione della raccolta pubblicitaria a Manzoni, ampliandola con una collaborazione industriale che prevede lo sviluppo di sinergie nell’ambito dell’ottimizzazione delle reti di trasmissione, delle iniziative di co-marketing con le testate GEDI anche riferite agli eventi e di progetti speciali congiunti.