Semestrale in pareggio per Caltagirone Editore

La riduzione del costo del lavoro e degli ammortamenti e l’andamento positivo della gestione finanziaria hanno consentito a Caltagirone Editore, il gruppo che controlla le testate Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino, Corriere Adriatico, Quotidiano di Lecce/Brindisi/Taranto e la concessionaria Piemme, di chiudere in sostanziale pareggio (6mila euro di utile) la semestrale al 30 giugno 2017, la prima firmata dal nuovo presidente Francesco Gianni.

Il fatturato è risultato in calo del 6,2% a 71,3 milioni di euro, per effetto di una riduzione delle vendite del 3,6% e della raccolta pubblicitaria del 7,8%. L’incidenza dell’area internet sul fatturato pubblicitario complessivo ha raggiunto il 14,1%, e la vendita di copie ed abbonamenti digitali ha fatto registrare un incremento del 17,8%, pur risultando ancora marginale sul totale dei ricavi.

Il margine operativo lordo, negativo per 1,5 milioni di euro, è in lieve miglioramento rispetto al 2016 (1,6 milioni), grazi soprattutto alla riduzione del costo del lavoro del 5,2% nonostante la presenza di costi non strutturali per 1,6 milioni legati ai piani di ristrutturazione in corso. La gestione finanziaria ha contribuito positivamente sul risultato netto per 4,1 milioni, grazie principalmente ai dividendi delle azioni quotate ricevuti nel corso del periodo.

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Fatturato e margini in calo per il gruppo Monrif

La semestrale al 30 giugno 2017 del gruppo Monrif Spa – che edita tra l’altro QN, Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno – evidenzia un fatturato di 78,6 milioni di euro, in calo del 6% rispetto al primo semestre 2016, con un margine operativo lordo di 5,8 milioni (erano 6,7 un anno fa) e un risultato negativo di 1,4 milioni, raddoppiato rispetto ai 700mila euro del primo semestre 2016.

Nel dettaglio, i ricavi da vendite (quotidiani, riviste, collaterali) sono stati pari a 39,4 milioni, con un calo del 6,9%, mentre i ricavi pubblicitari si sono attestati a 26,5 milioni, in calo del 4,7%. In crescita i servizi alberghieri, saliti del 5% a 9,4 milioni. I costi complessivi hanno raggiunto i 72,8 milioni di euro, in calo del 5,4% rispetto al primo semestre del 2016.

Nel comunicato a commento dei dati, il gruppo comunica che QN Quotidiano Nazionale, il fascicolo sinergico allegato alle storiche testate del gruppo, è ormai il primo quotidiano italiano per copie diffuse e il terzo per readership. Dal mese di aprile QN è allegato al quotidiano romano Il Tempo, e dal 9 luglio scorso il gruppo ha riavviato le pubblicazioni de Il Telegrafo, la storica testata livornese che aveva cessato le pubblicazioni nel 1977, quando era stata assorbita dal quotidiano Il Tirreno.

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Fatturato stabile, utile in calo per il gruppo GEDI al 30 giugno

Il gruppo Editoriale GEDI ha comunicato i dati del bilancio semestrale al 30 giugno 2017. Dal momento che l’acquisizione del gruppo Itedi, con le testate La Stampa e Il Secolo XIX e la concessionaria Publikompass sono stati perfezionati il 27 giugno, il conto economico della semestrale non tiene conto degli effetti dell’acquisizione. Poiché tuttavia per poter procedere all’integrazione è stato necessario deconsolidare dal gruppo cinque testate, il confronto con il 2016 è stato effettuato a parità di perimetro.

Il fatturato del semestre si è attestato a 287,3 milioni di euro (+1,6%), con ricavi da vendite in calo a 102,8 milioni (-8,3%) e ricavi pubblicitari in crescita dell’8,2% a 184,6 milioni. Stabile il margine operativo lordo (22,7 milioni contro 22,8) e il risultato operativo (15,9 contro 15,7). Il risultato netto è stato pari a 7,4 milioni, in calo del 28,2% rispetto ai 10,3 milioni del 2016.

Per quanto riguarda le prospettive per l’esercizio 2017, il comunicato del gruppo sottolinea che “sulla base degli andamenti registrati nel primo semestre, non si intravedono miglioramenti dei trend negativi che hanno interessato il settore ormai da anni”. Al netto di eventi imprevedibili, il gruppo prevede comunque di chiudere l’esercizio 2017 con un risultato positivo.

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Anche il sindacato tra i nuovi editori del Chicago Sun-Times

La Chicago Federation of Labor, la confederazione sindacale che riunisce circa 320 organizzazioni sindacali della città di Chicago, per un totale di circa mezzo milioni di iscritti, è entrata a far parte di una società di investimento guidata da Edwin Eisendrath, ex politico ed uomo d’affari nativo di Chicago, che ha rilevato la proprietà del Chicago Sun-Times, il secondo quotidiano della città, superando la concorrenza di Tronc, il gruppo editoriale che pubblica il primo quotidiano cittadino, il Chicago Tribune, oltre ad altri quotidiani tra cui il Los Angeles Times e il Baltimore Sun.

Il prezzo dell’acquisizione non è stato rivelato, ma secondo voci attendibili sarebbe stata versata una cifra simbolica di un dollaro. L’acquisizione da parte del nuovo editore mette fine ad un periodo molto tumultuoso nella vita della testata. Nel 2011 Michael W. Ferro Jr., imprenditore molto noto a Chicago, costituì una società, Wrapport, che rilevò la proprietà del quotidiano. L’anno scorso, tuttavia, Ferro ha acquisito quote per 44 milioni di dollari in Tronc, diventandone il Chairman, ed ha donato ad un trust non profit la propria quota di Wrapport per evitare conflitti di interessi. Nello scorso mese di maggio, infine, Tronc ha comunicato di aver raggiunto un accordo on vincolante per rilevare la proprietà di Wrapport, causando la reazione della divisione Antitrust del Dipartimento di Giustizia, che ha aperto una indagine ed ha invitato altri potenziali investitori a sottomettere offerte per l’acquisizione del giornale. Alla fine, l’acquisto da parte della nuova cordata, che dovrebbe mantenere il tradizionale orientamento popolare e “working-class” del Sun-Times.

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5,5 miliardi di utenti di dispositivi mobili entro il 2022

Entro la fine di quest’anno nel mondo più di una persona su due avrà in mano un telefono cellulare, e nel 2022 questa percentuale salirà al 66%: è quanto emerge da una ricerca realizzata da Forrester, che stima in 5,5 miliardi gli utenti di telefonia mobile entro il 2022. Nel 2008 il numero totale di utenti era di 2,8 miliardi. Le aree di maggior crescita nei prossimi anni saranno l’Asia e l’America Latina.

La ricerca sottolinea inoltre come, pur avendo il numero degli smartphone sorpassato nel 2014 quello dei telefoni cellulari semplici – i cosiddetti “feature phone” – questi ultimi rimangono ancora assai popolari, essendo correntemente usati ad oltre 1,2 miliardi di persone.

Per quanto riguarda gli smartphone, la ricerca stima nel 73% la quota di mercato dei telefoni con sistema operativo Android, seguita da Apple iOS (21%) e Windows (4%). In calo, infine, il mercato dei tablet, previsto in contrazione dai 615 milioni del 2016 a 579 milioni nel 2022.

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Fatturato in aumento, abbonati quadruplicati per The Guardian

The Guardian Media Group, società che pubblica il quotidiano The Guardian e il settimanale The Observer, ha chiuso l’anno fiscale al 2 aprile 2017 con un fatturato di 214,5 milioni di sterline, in aumento del 2,4% rispetto all’esercizio precedente.

Nonostante l’aumento del fatturato, il bilancio evidenzia un margine operativo lordo negativo per quasi 45 milioni, in miglioramento rispetto ai 69 milioni dell’esercizio precedente. Grazie ad operazioni straordinarie ed a crediti fiscali, l’esercizio si è chiuso con un utile di 18,9 milioni di sterline, contro una perdita di 180 milioni dell’esercizio 2016, che scontava però partite negative straordinarie per circa 110 milioni di sterline.

Particolarmente significativo è risultato l’incremento dei ricavi digitali, passati da 81,9 a 94,1 milioni di sterline, con un incremento del 15% e la quadruplicazione del numero degli abbonamenti digitali, passati da 50.000 a 230.000 nel corso dell’esercizio.

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Giugno da dimenticare per i tabloid inglesi

Brusco calo della diffusione nel mese di giugno per i quotidiani popolari inglesi. La peggior performance è stata fatta registrare dal Daily Star, scesa del 17% rispetto a giugno 2016 a 426mila copie nei giorni feriali, e addirittura del 26% per l’edizione domenicale.

Calo a doppia cifra anche per The Sun (1,571 milioni di copie, -10,5%) e per il Daily Mirror (641mila copie, -16,9%), mentre contengono i danni il Daily Mail (1,44 milioni, -7%) e il Daily Telegraph (484mila copie, -2,5%).

Tra i tabloid gratuiti, stabile il London Evening Standard (907mila copie, -0,3%) mentre è in decisa crescita Metro con 1,48 milioni di copie e un incremento del 9,8% rispetto a giugno 2016.

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In aumento la diffusione dei quotidiani a maggio 2017

Il mese di maggio 2017 ha fatto registrare una buona performance diffusione dei quotidiani italiani. I dati Ads vedono infatti, relativamente alle copie cartacee, un incremento dell’1,4%, pari a quasi 33.000 copie giornaliere rispetto al mese di aprile (2.423.938 copie contro 2.391.079). Per quanto riguarda le copie digitali l’incremento è ancora più consistente: si è passati infatti da 300.427 a 340.031 copie, con un incremento del 13,2%. Va segnalato tuttavia che a partire dal mese di maggio è entrato in vigore il nuovo regolamento relativo al conteggio delle copie multiple digitali, che fino al mese di aprile non erano state conteggiate.

Nel complesso, la diffusione cartacea+digitale è passata da 2.691.506 a 2.763.969 copie, con un incremento del 2,7%. Rispetto al mese di maggio 2016 la diffusione complessiva è invece in calo del 7,4%; ad aprile il calo anno su anno era stato dell’11,3%.

Il quotidiano cartaceo che nel mese di maggio ha performato meglio è stata La Gazzetta dello Sport (+15,7%), seguito da QN-Il Giorno (+8,8%), Il Tempo (+7,4%), Corriere dello Sport-Stadio (+5,4%) e Tuttosport (+4,6%). Il quotidiano più diffuso su carta si conferma il Corriere della Sera con 238.044 copie (+3%), seguito da Repubblica (191.169, -1,5%), Gazzetta dello Sport (186.321) e La Stampa (143.432, -1,4%).  Tra i quotidiani digitali sale al primo posto il Corriere della Sera (92.031 copie, +31,6%), seguito dal Sole 24 Ore (87.643, +6,3%).

 

  maggio aprile ±%
testata cartaceo digitale totale cartaceo digitale totale cartaceo digitale totale
ADIGE (L’) 19.628 2.552 22.180 19.750 2.073 21.823 -0,6% 23,1% 1,6%
ALTOADIGE/TRENTINO 14.547 1.270 15.817 14.622 1.262 15.884 -0,5% 0,6% -0,4%
ARENA (L’) 32.729 1.394 34.123 33.682 1.405 35.087 -2,8% -0,8% -2,7%
AVVENIRE 105.894 7.895 113.789 101.414 15.037 116.451 4,4% -47,5% -2,3%
CENTRO (IL) 12.781 44 12.825 12.760 516 13.276 0,2% -91,5% -3,4%
CORRIERE ADRIATICO 13.938 846 14.784 13.971 638 14.609 -0,2% 32,6% 1,2%
CORRIERE DELLA SERA 238.044 92.031 330.075 231.083 69.929 301.012 3,0% 31,6% 9,7%
CORRIERE DELLE ALPI 4.629 290 4.919 4.754 293 5.047 -2,6% -1,0% -2,5%
CORRIERE SPORT – STADIO 91.097 1.165 92.262 86.438 1.153 87.590 5,4% 1,1% 5,3%
CORRIERE Umbria/VT/RI/Sabina/AR/SI 10.385 240 10.625 10.206 204 10.410 1,8% 17,6% 2,1%
DOLOMITEN 40.140 2.870 43.010 40.679 979 41.658 -1,3% 193,2% 3,2%
ECO DI BERGAMO (L’) 35.184 1.311 36.495 35.355 1.287 36.642 -0,5% 1,9% -0,4%
FATTO QUOTIDIANO (IL) 36.036 10.917 46.953 35.212 10.766 45.978 2,3% 1,4% 2,1%
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (LA) 21.602 740 22.342 21.995 776 22.771 -1,8% -4,6% -1,9%
GAZZETTA DEL SUD 21.782 916 22.698 21.613 950 22.563 0,8% -3,6% 0,6%
GAZZETTA DI MANTOVA 19.737 866 20.603 20.083 866 20.949 -1,7% 0,0% -1,7%
GAZZETTA DI MODENA NUOVA 7.670 308 7.978 7.796 314 8.110 -1,6% -1,9% -1,6%
GAZZETTA DI PARMA 28.597 1.420 30.017 28.393 1.373 29.766 0,7% 3,4% 0,8%
GAZZETTA DI REGGIO 8.824 262 9.086 8.948 261 9.209 -1,4% 0,4% -1,3%
GAZZETTA SPORT = 186.321 12.837 199.158 160.986 9.425 170.410 15,7% 36,2% 16,9%
GAZZETTINO (IL) 52.116 9.075 61.191 51.801 5.990 57.791 0,6% 51,5% 5,9%
GIORNALE (IL) 60.017 1.522 61.539 60.402 1.434 61.836 -0,6% 6,1% -0,5%
GIORNALE DI BRESCIA 28.507 1.637 30.144 28.079 1.631 29.710 1,5% 0,4% 1,5%
GIORNALE DI SICILIA 15.678 607 16.285 15.315 602 15.917 2,4% 0,8% 2,3%
GIORNALE DI VICENZA (IL) 29.681 1.269 30.950 29.772 1.285 31.057 -0,3% -1,2% -0,3%
ITALIA OGGI 33.896 3.221 37.117 38.448 1.569 40.017 -11,8% 105,3% -7,2%
LIBERO 25.162 819 25.981 24.900 854 25.754 1,1% -4,1% 0,9%
LIBERTA’ 19.768 854 20.622 20.426 848 21.274 -3,2% 0,7% -3,1%
MANIFESTO (IL) 9.565 1.710 11.275 9.409 1.736 11.145 1,7% -1,5% 1,2%
MATTINO (IL) 38.725 3.227 41.952 37.464 2.385 39.849 3,4% 35,3% 5,3%
MATTINO DI PADOVA (IL) 18.476 687 19.163 18.707 693 19.400 -1,2% -0,9% -1,2%
MESSAGGERO (IL) 104.516 9.824 114.340 102.976 5.426 108.402 1,5% 81,1% 5,5%
MESSAGGERO VENETO 38.511 1.743 40.254 38.734 1.739 40.473 -0,6% 0,2% -0,5%
NUOVA DI VENEZIA E ME. (LA) 8.142 400 8.542 8.030 406 8.436 1,4% -1,5% 1,3%
NUOVA FERRARA (LA) 6.669 197 6.866 6.645 196 6.841 0,4% 0,5% 0,4%
NUOVA SARDEGNA (LA) 32.468 1.360 33.828 33.268 1.379 34.647 -2,4% -1,4% -2,4%
NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA 10.429 691 11.120 10.342 518 10.860 0,8% 33,4% 2,4%
PICCOLO (IL) 22.343 1.570 23.913 22.627 1.556 24.183 -1,3% 0,9% -1,1%
PROVINCIA (CO-LC-SO) (LA) 22.953 862 23.815 23.473 861 24.334 -2,2% 0,1% -2,1%
PROVINCIA DI CREMONA (LA) 14.297 706 15.003 14.375 755 15.130 -0,5% -6,5% -0,8%
PROVINCIA PAVESE (LA) 11.977 473 12.450 12.075 476 12.551 -0,8% -0,6% -0,8%
QN-Il Giorno 50.660 164 50.824 46.573 161 46.734 8,8% 1,9% 8,8%
QN-Il Resto del Carlino 101.988 1.511 103.499 100.825 1.432 102.257 1,2% 5,5% 1,2%
QN-La Nazione 74.250 1.059 75.309 73.546 965 74.511 1,0% 9,7% 1,1%
QUOTIDIANO DEL SUD 6.122 305 6.427 5.970 245 6.215 2,5% 24,5% 3,4%
QUOTIDIANO DI SICILIA 7.597 6.015 13.612 7.963 85 8.048 -4,6% 6976,2% 69,1%
REPUBBLICA (LA) 191.169 29.028 220.197 194.011 28.270 222.281 -1,5% 2,7% -0,9%
SECOLO XIX (IL) 42.941 1.600 44.541 43.204 1.590 44.794 -0,6% 0,6% -0,6%
SICILIA (LA) 19.026 337 19.363 18.909 341 19.250 0,6% -1,2% 0,6%
SOLE 24 ORE (IL) 100.078 87.643 187.721 97.980 82.423 180.403 2,1% 6,3% 4,1%
STAMPA (LA) 143.432 25.741 169.173 145.421 25.432 170.853 -1,4% 1,2% -1,0%
TEMPO (IL) 18.050 146 18.196 16.807 135 16.942 7,4% 8,1% 7,4%
TIRRENO (IL) 39.498 1.370 40.868 39.446 1.389 40.835 0,1% -1,4% 0,1%
TRIBUNA DI TREVISO (LA) 11.544 478 12.022 11.075 480 11.555 4,2% -0,4% 4,0%
TUTTOSPORT 60.631 1.218 61.849 57.946 1.194 59.140 4,6% 2,0% 4,6%
UNIONE SARDA (L’) 36.991 7.624 44.615 37.106 7.635 44.741 -0,3% -0,1% -0,3%
VERITA'(LA) 22.260 602 22.862 22.263 599 22.862 0,0% 0,5% 0,0%

Anche i quotidiani francesi contro Google e Facebook

I principali gruppi editoriali francesi stanno mettendo da parte le rivalità tradizionali e formulando strategie pubblicitarie congiunte per fronteggiare con il duopolio Google-Facebook, eliminando allo stesso tempo intermediari inutili dalle loro catene di fornitori digitali.

Le Monde e Le Figaro, tradizionalmente feroci rivali, lasciano che gli inserzionisti prenotino campagne pubblicitarie digitali nel loro portafoglio unificato, utilizzando per la prima volta gli stessi formati display o video. Allo stesso tempo, Lagardère, Prisma Media, Condé Nast, Le Parisien e l’emittente M6 condividono i dati sull’audience in un’iniziativa che coinvolge circa 15 editori.

Sia Le Monde che Le Figaro hanno sottolineato che combinare le forze in questo modo è un passo necessario se si vuole competere con Facebook e Google per la spesa pubblicitaria.

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